
Réallon: il bike park in versione naturale!
Dopo aver caricato la bici sulla seggiovia, si parte alla volta della cima per una discesa integrale del bike park. 600 m di dislivello negativo tutto d’un fiato: ecco come iniziare al meglio la giornata e risvegliare gli avambracci.
Info + : le seggiovie panoramiche


Una vista mozzafiato
Una piacevole brezza rinfrescante per un meteo perfetto. L’arrivo sulla cima della seggiovia di Chabrières è sempre un momento magico. Le Guglie si stagliano contro il cielo azzurro, imponendosi come il motivo principale dello scenario finché il lago appare dalla cresta con le sue acque turchesi a perdita d’occhio. Il tempo di scattare una foto della vetta ed è già il momento di lanciarsi sulla pista di Chabrières, LA pista della stazione.

Emozioni garantite
Le prime curve paraboliche si susseguono tra i sassi, poi una traversata, seguita da un salto. Si prende velocità, una spinta, il lancio e hop! Sei sulla cresta di Serre du Mouton e il suo bellissimo terreno. La velocità aumenta e la pista scorre sotto le ruote. Aderenza perfetta, appoggi più sicuri. Che meraviglia pedalare su questa cresta… Più giù c’è una piccola variante freeride sulla destra del tracciato per superare un grosso masso di roccia con un’impugnatura eccellente.
Pedalare tra i larici
La discesa prosegue negli alpeggi, alternando curve paraboliche, salti e passerelle. Il tracciato è divertente e il comando è essenziale in ogni momento. Entrando nella foresta si cambia pista in direzione della Melez’in. La pista blu diventa più liscia e rapida. Gli alberi scorrono veloci come le curve e le whoops sotto le ruote. Le urla di entusiasmo riecheggiano tra i larici.


Si ricomincia…
Ora si torna al fronte neve. Qualche altra curva parabolica insieme ai moduli e la pista finisce qui. Ai piedi della seggiovia si riprende fiato lasciando raffreddare i dischi dei freni. Ma la voglia di pedalare prevale e non puoi fare a meno di risalire.
Réallon in versione tecnica
Per questa seconda discesa, si rimane sulla parte alta del comprensorio per percorrere la pista rossa degli Oucanes. Tracciata nella primavera del 2019, propone una splendida successione di curve paraboliche direttamente sotto la seggiovia. Ideale per la localizzazione in salita e per ammirare gli altri rider dalla seggiovia. La rotazione è più breve e rapida e si giunge nuovamente sulla cima della stazione. Contemplando il paesaggio, ci si interroga sul resto del programma.

La pista nera della Diablée promette una discesa intensa, ripida, caratterizzata da pietre e radici. Invece gli itinerari enduro propongono discese più selvagge, nella foresta, lontano dagli sguardi, con single track tecnici, curve molto strette e numerosi ostacoli naturali.